L'ANALISI
07 Marzo 2019 - 16:44
Il tribunale di Cremona
CREMONA - Il suo nome era spuntato nella poderosa indagine sul Juliette, il noto locale frequentato dai vip nella frazione di San Felice, alle porte di Cremona. Fino a 2014, Noel Shehu, albanese, è stato il tutto fare, il jolly della discoteca-ristorante. E per l’accusa, anche colui che da settembre a novembre di quell’anno, avrebbe procurato cocaina a suoi datori di lavoro, i titolari e cugini Marco e Gianluca Pizzi, «in numerose occasioni, in quantitativi ogni volta nell’ordine di alcuni grammi». L’accusa è caduta. L’albanese, ufficialmente irreperibile, è stato assolto ‘perché il fatto non sussiste’. Ed è il primo, ed unico imputato assolto, tra tutti quelli coinvolti nell’inchiesta del Nucleo investigativo dei carabinieri, compresa la costola sui fornitori di cocaina. La sentenza è stata emessa dal giudice, Francesco Beraglia, che depositerà la motivazione entro sessanta giorni. Per l’albanese, il pm aveva, invece, chiesto la condanna.
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