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CREMONA

Rabbia dei pendolari che incalzano Trenord: 'I ritardi continuano'

Il Pd boccia il piano di emergenza; il comitato Nodo di Saronno: 'Dei 14 treni consegnati da Trenitalia, due non sono mai andati sulle linee'

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

03 Marzo 2019 - 07:58

PENDOLARI

CREMONA - Esplode la rabbia dei pendolari secondo i quali, nonostante il piano di emergenza di Trenord, ritardi e soppressioni proseguono. A tal proposito il 24 marzo l’assessore Claudia Maria Terzi e l’ad di Trenord Marco Piuri riferiranno in Regione. In estrema sintesi è quanto emerso nell’incontro che si è tenuto sabato 2 marzo a Spazio Comune ‘La locomotiva, emergenza treni in Lombardia. Pendolari e amministratori a confronto’ a cui hanno preso parte il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, quello di Crema Stefania Bonaldi, il capogruppo Pd in commissione Trasporti Pietro Bussolati e il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni. Hanno preso la parola anche i rappresentanti dei pendolari: Attilia Cantarelli, Luigi Armillotta, Marcello Monteverdi e Giada Casoni. Tanti i temi sollevati: i ritardi e le soppressioni che continuano, le carrozze gelide o torride, la sporcizia, la sicurezza. Ma non è tutto. Dei 14 treni consegnati da Trenitalia a Trenord, «due non hanno fatto ancora un solo chilometro». È quanto affermato dal comitato viaggiatori ‘Nodo di Saronno’. Ma Trenord smentisce.

 

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