L'ANALISI
07 Febbraio 2019 - 07:35
CREMONA - Un violino blu per la principessa thailandese Sirindhorn, blu come il colore simbolo della casa reale. Stefano Trabucchi è l’autore di questo violino, realizzato con attenzione alla qualità del suono ma inventandosi anche una colorazione inedita e soprattutto insolita per la tradizione liutaria cittadina. Unica eccezione fu il violino blu appeso davanti a Santa Maria della Pietà negli anni in cui la comunità dei liutai si scannava sulla polemica fra forma interna e forma esterna. Ma si parla di quarant’anni fa. «Lo strumento è entrato a far parte della collezione della scuola del Princess Galyani Vadhana institute of music — spiega il liutaio —. La richiesta del colore all’inizio mi ha un po’ spaventato. Poi mi sono ingegnato. Ho lavorato con resine naturali non colorate e utilizzando pigmenti che hanno dato al violino una coloritura blu, senza per questo penalizzare la resa acustica e soffocare il legno. Ne è uscito uno strumento che ho consegnato alla direttrice della scuola musicale e il tutto è avvenuto nell’ambito di una cerimonia ufficiale alla presenza della principessa». Insieme al violino blu di Trabucchi, la scuola di musica ha voluto che fosse realizzato un pianoforte Steinway sempre dello stesso colore.
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