L'ANALISI
04 Febbraio 2019 - 20:54
CREMONA - «Conosco Cremona, la conosco bene: l’Ufficio scolastico regionale mi aveva dato come responsabilità il vostro territorio. Al Ghisleri ho passato giornate ad analizzare i bilanci. E poi sono amico di Franco Gallo, il vostro provveditore, un uomo con la U maiuscola. Fra poco, a Firenze, la cremonese Vanoli e il Varese si giocheranno la Coppa Italia, un derby tutto lombardo»: così oggi pomeriggio (lunedì 4 febbraio 1019), in sala Consulta, si è espresso il ministro dell’Istruzione e della Ricerca, Marco Bussetti, invitato per conoscere il sistema Cremona nell’ambito dell’istruzione musicale e per presentare l’eccellenza del conservatorio Monteverdi in fase di statizzazione.
«Conosco l’eccellenza del vostro conservatorio e il comportamento virtuoso del Comune — ha sottolineato —. Lo terrò presente, anche se forse bisognerà lavorare per incrementare un po’ le iscrizioni». Un po’ di gelo scende in sala, ma poi il ministro recupera e dichiara: «Una realtà come Cremona è un unicum e si sente: oggi l’ho percepito dal vostro calore e dalla bravura degli studenti dell’orchestra e delle due violiniste soliste. Mi avete dimostrato la qualità della formazione che mettete in atto».
Il pomeriggio si è aperto, infatti, con l’esibizione dell’Orchestra Monteverdi, diretta dal maestro Francesco Fiore. Cremona aveva come obiettivo proprio quello di presentare alla massima autorità del governo in campo di istruzione e formazione quanto la città fa per la formazione e l’alta formazione musicale, nel delicato processo di statizzazione che interessa 17 pareggiati italiani, di cui quello cremonese è il più piccolo.
«Ma il più virtuoso — ha più volte sottolineato il ministro —, una peculiarità di cui tener conto e che ho ben presente, non preoccupatevi».
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