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Coppia gay minacciata per i manifesti anti discriminazione

I cartelloni sono comparsi anche in città, Giorgio (cremonese) e Sergio: 'Non ci fermiamo'

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

28 Gennaio 2019 - 12:20

Coppia gay minacciata per i manifesti anti discriminazione

CREMONA - Insulti e minacce, ma anche scherno e derisione, non li hanno fermati. Giorgio Donders (cremonese) e Sergio Sormani sono i protagonisti di una campagna di denuncia contro l'omofobia portata avanti attraverso cartelloni pubblicitari che li ritraggono con frasi di denuncia. Uno di quei cartelloni, adesso, è comparso anche in città, vicino alla stazione ferroviaria. Giorgio e Sergio, uniti civilmente da 4 mesi, ma insieme da 27 anni, ci hanno messo la faccia, come si dice in questi casi, e da settimane sono nel mirino degli haters che popolano i social network.

Gli enormi manifesti sono una sorta di 'parodia' di quelli affissi dalle associazioni Pro Vita e Generazione Famiglia (per altro rimossi a Roma e poi giudicati leciti dall'istituto di Autodisciplina pubblicitaria), schierate contro l'utero in affitto, che ritraggono un bambino che piange dentro un carrello da supermercato, con alle spalle due uomini (chiamati genitore 1 e genitore 2) e accanto la frase "due uomini non fanno una madre". Riprendendo quel tema e l'impianto grafico, Donders e Sormani, sui manifesti, sono ritratti dietro a un carrello con dentro un pallone da calcio e uno da football americano, con la scritta "due palle non fanno un etero". La coppia ne ha realizzate anche altre due versioni con le scritte "un pranzo con i parenti non fa Natale" e "entrare in chiesa non fa fede".

Sui social ne hanno scritte di tutti i colori. Da chi inneggiava al ritorno di Hitler a chi li esortava ad ammazzarsi. "Ma noi non ci fermiamo - hanno detto in numerose interviste che hanno rilasciato - siamo felici, non vogliamo figli ma non per questo pensiamo che se conduciamo una vita soddisfacente, non dobbiamo riflettere su questi aspetti. Siamo convinti che sia importante sollevare la questione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO

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Commenti all'articolo

  • cordamolle

    28 Gennaio 2019 - 14:06

    a me non interessa cosa faccia chichessia nella vita provata e va bene tutto (quasi).Ma non sopporto il voler apparire e questa cosa mi sembra una trovata per guadagnare visibilità e popolarità.Si sposeranno centinaia di altre coppie gay,ma senza urlare al mondo la cosa.Guarda caso poi,quelli che vogliono apparire son tutti militanti di Arcigay,di sinistra o pseudo artisti che vivono solo con questa visibilità.Mi spiegassero il senso di codesto cartellone,io non l'ho trovato.Ne affitterò uno per gridare l'amore che ho per le mie due meticce.

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  • kgraffittarok

    28 Gennaio 2019 - 13:21

    Credo anche io che sia importante sollevare la questione. Viviamo in una epoca che sembra che le lotte del passato per ottenere uguaglianza e dignità di vita siano stati cancellati con un colpo di spugna. c'è una regressione verso una "cultura" dell'ignoranza, della paura, dell'intolleranza. basta leggere appunto i commenti scritti da persone "civili" ad articoli o blog. ma una cattiveria! allargherei il problema alla pubblicità sociale o civile che si voglia definire, giusto per ricordare che indipendentemente da quello che si guida o si utilizza per gli spostamenti che "è vietato lanciare oggetti dal finestrino" fosse pure un pacchetto di sigarette o un mozzicone. che ci si ferma al rosso. che l'indicatore di indicazione quando si acquista un veicolo non rientra negli optional, eccetera eccetera

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