L'ANALISI
23 Gennaio 2019 - 14:39
La ripulitura di una delle scritte sui muri del centro città
CREMONA - Il capo del centro sociale Kavarna, Andrea Tronco, e Irene Negroni, 36 e 30 anni, sono a processo, «perché in concorso tra loro, imbrattavano diversi immobili pubblici e privati di interesse storico e artistico ubicati nella città di Cremona; in Cremona il 5.8.2017», è scritto nelle due righe del capo di imputazione, estrema sintesi di quanto accadde quella notte, quando qualcuno, armato di vernice nera, ‘nera’ sporcò i palazzi del centro storico con scritte di chiara matrice anarco-insurrezionalista contro gli ‘sbirri fascisti’, contro il ‘nemico’ capitalismo, il ‘daspo urbano’. E a sostegno dei migranti: ‘Siamo tutti stranieri del mondo’. Il Comune presenterà il conto: mercoledì 23 gennaio il sindaco Gianluca Galimberti si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Cesare Gualazzini. Lo stesso hanno fatto Piero Feraboli e Carla Zanoni, proprietari di un immobile in corso XX settembre, all’angolo con vicolo San Lorenzo.
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