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MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

"Picchiata perché volevo studiare'

La moglie: «Volevo riprendere gli studi, trovare un lavoro: gli dava fastidio. Lo perdonavo, poi ricominciava: bastonate, pugni e calci». Il marito: «Solo liti, mi difenderò»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

09 Gennaio 2019 - 19:16

"Picchiata perché volevo studiare'

Il tribunale di Cremona

CREMONA - Si sono conosciuti giù in Senegal in occasione di un compleanno. Lei era giovane, lui, cugino del padre, più vecchio di quattordici anni. Nel 2002 si sono sposati e hanno fatto tre figli, un maschio nato nel 2004, poi, nel 2008 è arrivata la femmina e due anni dopo un altro maschietto. «Ma già subito dopo la nascita del primo figlio», in Senegal «sono cominciati i problemi». Continuati a Cremona nel 2007, quando lei, allora 21enne, ha raggiunto il marito Alassane Deh, operaio, un buon stipendio. E’ una denuncia per maltrattamenti in famiglia «lunghissima» quella della moglie contro il marito. Lei si era rimessa a studiare, voleva prendere la patente e trovare un lavoro. Voleva essere indipendente. «Ma lui non me lo ha permesso. Non voleva che studiassi, gli dava fastidio, ero sempre chiusa in casa. Ogni settimana prendevo delle sberle, mi ha preso a bastonate, a pugni e calci». Il marito: «Solo liti, mi difenderò»

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