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Pernigotti. Il nodo è il marchio, Sperlari ora è più lontana

Tavolo al ministero: rinvio a febbraio. Il gruppo turco tiene duro sulla cessione del ‘brand’. No comment dell’azienda cremonese interessata all’acquisizione

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

08 Gennaio 2019 - 20:15

Pernigotti, il nodo è il marchio. Sperlari ora è più lontana

CREMONA - Un rinvio al 5 febbraio 2019 con la proprietà del gruppo turco Toksoz che sembra intenzionata a non voler cedere il marchio Pernigotti, a cui è interessata la Sperlari. E’ questo il bilancio del tavolo di oggi, martedì 8 gennaio 2019, al ministero del Lavoro sul destino dell’azienda di Novi Ligure e dei suoi 100 lavoratori. Un esito che l’azienda dolciaria di via Milano per il momento preferisce non commentare.

«I rappresentanti dell’azienda — ha dichiarato Mauro Macchiesi, segretario nazionale Flai Cgil — hanno continuato a tenere un atteggiamento di chiusura su qualsiasi ipotesi di vendita del marchio, in spregio alle posizioni del governo, delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni locali e soprattutto dei lavoratori di Pernigotti di Novi Ligure, proponendo contratti di fornitura a terzi e la vendita dei macchinari dello stabilimento senza nessun patto sociale di accompagno con ammortizzatori sociali».

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