L'ANALISI
07 Gennaio 2019 - 20:56
CREMONA - Poche ore di tregua ed è di nuovo piena emergenza smog. E questa volta con valori che fanno impressione: perché le concentrazioni delle polveri sottili e del particolato fine risultano dalle due alle tre volte superiori ai limiti di allarme e perché sono in progressivo, preoccupante, aumento da venerdì 4 gennaio 2019. Serve davvero la mascherina, a Cremona.
Il tetto massimo tollerato per le Pm10, come noto, è di 50 microgrammi al metro cubo: sopra quella soglia, c’è potenziale pericolo per la salute e si consiglia di ridurre al minimo l’esposizione. Bene: domenica 6 gennaio 2019 sono state rilevate a 84 microgrammi in piazza Cadorna, ad 89 in via Fatebenefratelli e ad 84 a Spinadesco; sabato 5 gennaio 2019 erano a 68 microgrammi in piazza Cadorna, a 73 in via Fatebenefratelli e a 79 a Spinadesco; e il giorno precedente a 57 microgrammi in piazza Cadorna, a 61in via Fatebenefratelli e a 62 a Spinadesco.
Ma a rappresentare una insidia ancora maggiore sono le Pm2,5. La quota massima consentita è di 25 microgrammi al metro cubo e, a dispetto di quel ‘tetto’, i sensori delle centraline Arpa le hanno rilevate domenica 6 gennaio 2019 a 67 microgrammi in piazza Cadorna, a 69 in via Fatebenefratelli e a 75 a Spinadesco; sabato 5 gennaio 2019 a 53 microgrammi in piazza Cadorna, a 63 in via Fatebenefratelli e a 73 microgrammi a Spinadesco; e venerdì 4 gennaio 2019, prima giornata del ritorno della mal’aria, a 42 microgrammi in piazza Cadorna, a 52 in via Fatebenefratelli e a 57 a Spinadesco.
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