L'ANALISI
04 Gennaio 2019 - 08:01
CREMONA - Tolti arbusti, alberi, erbacce e licheni, è spuntato di tutto. Ancora peggio di quel che si poteva immaginare, di quel che si poteva intuire con uno sguardo oltre la recinzione e la fitta macchia verde che, intorno ai sedici alloggi ‘dimenticati’, aveva via via invaso tutto, nutrita dall’abbandono e dalle infiltrazioni d’acqua che hanno fatto diventare alcuni muri esterni enormi spugne.
Lo scenario, nelle palazzine Aler di via Santa Croce, anche dopo la prima rimozione della vegetazione (e dei materiali edili più pesanti e pericolosi) mostra la vera faccia di quella porzione della città, abbandonata dal 2004 per un contenzioso tra committente dei lavori e l’impresa (con sede legale a Napoli): è diventata una grande discarica, a poche centinaia di metri dal centro della città.
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