L'ANALISI
29 Dicembre 2018 - 13:02
CREMONA - Lo scorso 15 dicembre 2018, quando la prima ‘casetta dei libri’ della Rete Bibliotecaria Cremonese era stata inaugurata al Boschetto, il taglio del nastro era apparso come l’inizio di una bella storia di Natale che univa la promozione alla lettura — con particolare attenzione ai bambini — e inclusione, visto che quella casetta è stata realizzata dai detenuti nel Laboratorio di falegnameria di Cà del Ferro.
Due settimane dopo, non c’è più né gioia né aria di festa: ci sono proteste e anche accese, invece. Polemica persino sulla casetta dei libri. Le contestazioni arrivano da alcuni dei residenti del palazzo al cui ingresso la casetta è stata appesa, sotto i portici del condominio di via Boschetto 93. E si tratta di un dissenso che, oltre alle parole, è sfociato anche in un gesto davvero poco piacevole: qualcuno ha preso i libri — di favole e non solo — destinati al libero scambio che stavano nel contenitore e li ha gettati a terra. Calpestati, pure. Traducendo così, plasticamente, un’opposizione diventata tanto insidiosa da indurre prima il comitato di quartiere e poi anche il Comune a pensare ad una rimozione.
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