L'ANALISI
28 Dicembre 2018 - 08:07
CREMONA - Ammontano a cinque milioni di euro le tasse locali arretrate dovute dai cremonesi al Comune nel 2018. Si tratta di una cifra doppia rispetto alle aspettative contenute nel bilancio di previsione stilato a gennaio che riflette la situazione del 2017. E’ quanto si evince dalla determina firmata dal direttore dell’Unità di staff Economico-finanziario e Fiscalità e Servizi demografici e statistica, Mario Vescovi, che fa il punto sugli accertamenti. Alla data del 10 dicembre sono stati inviati 5.804 avvisi ed è stata accertata la somma complessiva di 4.947.143,41 euro. In particolare, la parte del leone la fa l’Imu, per la quale l’amministrazione ha inviato 3.656 avvisi per un totale di 3.930.749 euro. Segue la Tari con 1.562 avvisi e un importo totale di 851.767,39 euro. Poi la Tasi, per la quale sono stati emessi 473 accertamenti, per un totale di 113.187,76 euro. Infine le ‘briciole’ della Tarsu con 113 avvisi e 51.439,26 euro. Di questi arretrati il Comune prevede di incassarne circa la metà e ne ha messi altrettanti a bilancio nel fondo ‘crediti di dubbia esigibilità’ per cautelarsi.
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