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Passi carrai, un caso l’intervento sui marciapiedi

Recapitate le prime richieste di ridiscutere il contratto relativo al suolo pubblico utilizzato

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

24 Dicembre 2018 - 09:17

Passi carrai, un caso l’intervento sui marciapiedi

CREMONA - Dalle parole ai fatti. Sul nuovo assetto dei passi carrai, in particolare la richiesta di ridiscutere il contratto originario in presenza di un marciapiede di fronte al varco (con esclusione, dunque, di tutti quelli ‘a raso’), per via di una serie di questioni legate alla misurazione del suolo pubblico utilizzato (quello degli ‘scivoli’) sono partite le prime lettere di convocazione ai proprietari e amministratori dei condomini. In una dozzina di casi (ma in realtà potrebbero essere molti di più: nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più chiaro), si è arrivati a un nulla di fatto. In effetti, le controvalutazioni dei destinatari della richiesta di rivedere il contratto, che hanno eccepito i criteri di valutazione fatti prima o quelli più recenti, hanno bloccato tutto, in alcuni casi con la nota di scuse dell’amministrazione. Insomma, era tutto in regola. «In base alla normativa vigente — si legge in una nota diffusa dal Comune ai primi dello scorso novembre — tutti coloro che hanno un passo carrabile con davanti opera visibile (scivolo al marciapiede per il transito delle auto) devono pagare al Comune la specifica concessione. Da verifiche effettuate dagli uffici comunali è risultato che alcuni cittadini, condomini e attività, pagano questa concessione e altri no». I primi sarebbero circa 2.200, i secondi 1.800. «Perseguendo il principio di equità - proseguiva la nota - è in corso una regolarizzazione delle diverse posizioni.

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