L'ANALISI
04 Dicembre 2018 - 07:41
CREMONA - Antonio Stradivari non si limitava a costruire violini, ma alla bisogna faceva pure le custodie per i suoi preziosi strumenti. E Dimitri Musafia, che dell’antica arte di costruire custodie ha fatto una professione riconosciuta a livello internazionale, possiede una di quelle custodie, un pezzo raro e unico nel suo genere. Ma come individuare la mano del sommo liutaio? A questo interrogativo Musafia ha dato una risposta scientifica, grazie alla collaborazione della scuola internazionale di liuteria e alle strumentazioni diagnostiche ai raggi X in possesso dell’istituto con sede a palazzo Pallavicino Ariguzzi e diretto da Daniele Pitturelli. Grazie infatti all’utilizzo dei raggi X presso il laboratorio dell’istituto, per la prima volta al mondo applicati alle custodie di epoca barocca, è stato possibile scoprire come queste venivano costruite e con quali materiali. I risultati di questa ricerca saranno pubblicati in un dettagliato articolo sulla rivista inglese The Strad, testata mensile fondata nel 1890 e considerata la bibbia internazionale dei liutai.
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