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CREMONA

Ucciso dall'amianto, maxi risarcimento. La Corte si 'riserva'

La famiglia di Ottorino Cervi, caldaista della Centrale del Latte, chiede al Comune 900mila euro. Attesa per la sentenza bis

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

29 Novembre 2018 - 08:03

Ucciso dall'amianto, maxi risarcimento. La Corte si 'riserva'

Un intervento di rimozione dell’amianto

CREMONA - La corte d’appello di Brescia dovrà decidere se il Comune sia responsabile della morte di Ottorino Cervi, il caldaista della Centrale del Latte ucciso dall’amianto. Nel primo processo, i familiari si erano visti respingere la richiesta di un maxi risarcimento di 900mila euro contro l’amministrazione comunale. E nella prima sentenza, il giudice aveva parlato di «insufficienza di prove di una esposizione significativa e massiccia del signor Cervi all’amianto nel corso degli anni lavorativi». La sentenza bis era attesa mercoledì 28 novembre ma la corte ha trattenuto in decisione la causa, dando ai legali delle parti i termini per depositare le conclusioni e per le repliche. 

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