L'ANALISI
27 Novembre 2018 - 07:38
CASALBUTTANO - La medaglia della discordia. Un malinteso scatena la polemica tra minoranza e maggioranza. «Sei mesi fa ho chiesto al Comune di poter avere il riconoscimento intitolato a mio zio caduto in guerra – spiega l’87enne Terzo Valcarenghi, ex vigile del paese della Norma – medaglia che ad oggi non ho ancora. Ho tutti i cimeli di famiglia. Non pensavo che in un paese piccolo come Casalbuttano i tempi si potessero dilungare così tanto».
«L’amministrazione ha mancato di avere un occhio di riguardo per Valcarenghi – incalza il consigliere di opposizione Giacomo Mondini – dimenticando di dare corso alla richiesta del nipote del caduto durante la Prima Guerra Mondiale. Sollecitiamo l’amministrazione a tale elementare compito».
La parola passa così al sindaco Gian Pietro Garoli, che spiega: «Valcarenghi era convinto che la richiesta presentata in maggio fosse legittima, dicendo che era stato delegato a voce dagli altri tre fratelli. Non metto in dubbio le sue parole, ma le regole sono regole: potrò consegnare la medaglia commemorativa a questo cittadino appena porterà una richiesta scritta firmata anche dagli altri fratelli. Visto che non è l’unico erede deve essere prima incaricato dagli altri».
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