L'ANALISI
13 Novembre 2018 - 12:17
CREMONA - La rabbia per la situazione sempre più critica in ambito treni, tra cancellazioni continue e ritardi permanenti, ha lasciato spazio, martedì 13 novembre, all'ironia da parte di viaggiatori. E' successo che al posto del treno regionale 5230 per Codogno delle 8 e 21, alla stazione di Cremona a disposizione dei viaggiatori, si è concretizzata la sostituzione della sostituzione. Al posto del pullman si è presentato infatti un... pulmino da 10 posti. Pare ne siano saliti 13 grazie alla disponibilità dell'autista, molto più comprensivo di quanto siano i dirigenti di Trenord. Sempre più nel mirino dei pendolari ormai esausti.
Sull'episodio è intervenuto il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni: "Questa mattina, a Cremona, il treno delle 8.21, il Cremona-Mantova-Codogno, è stato soppresso e i pendolari si sono trovati a contendersi non un bus, ma un piccolo furgoncino, di quelli che trasportano una decina di persone e tre passeggeri sono rimasti in piedi. Sarebbe questo il futuro del trasporto ferroviario lombardo?”. Lo racconta Piloni, durante il suo intervento in aula consiliare, dove proprio martedì 13 novembre si è svolta la seduta tanto attesa dedicata all’emergenza trasporti della nostra regione. Prima della seduta, Piloni, insieme a molti amministratori della provincia di Cremona, ha partecipato al presidio organizzato da tutto il gruppo del PD, davanti a palazzo Pirelli, per contestare l'inerzia della Regione nell'affrontare i problemi del trasporto ferroviario. “Abbiamo finalmente ascoltato il presidente Fontana che, anche lui come noi, si è accorto che la situazione è grave. Peccato che le misure messe in campo non sono all’altezza della situazione – dichiara il consigliere dem - Verrebbe da dire che la situazione è grave, ma a quanto pare non è seria, se si pensa di risolverla prorogando il contratto con Trenord fino al 2026”.
Piloni si riferisce a una risoluzione proposta dalla maggioranza a cui il PD ha risposto con un emendamento interamente sostitutivo che chiede la revisione del contratto di servizio e la messa a gara, a scadenza, nel 2020, del servizio ferroviario regionale o di parte di esso. "Stando alle delibere della Regione - prosegue Piloni - i primi 18 treni arriveranno nel 2022, perché le risorse sono state spalmate tra il 2022 e il 2032 e quelle delibere non sono state modificate. Noi continuiamo a pensare che l'emergenza si debba affrontare con risorse e interventi immediati. E allo stesso tempo bisogna guardare alla prospettiva, mettendo a gara il servizio e non prolungando gli attuali contratti di servizio con Trenord. Dopo aver dato colpe a tutti, tranne che a se stessi, quando si accorgeranno che i problemi non saranno risolti, a chi daranno la colpa? Nel frattempo, i pendolari continuano a pagarne le conseguenze”. Piloni, concludendo il suo intervento, ha annunciato una interpellanza che presenterà nelle prossime ore per ottenere chiarimenti sulle modalità di affidamento dei bus sostitutivi e quindi sulla bizzarra sostituzione effettuata martedì 13 novembre sulla linea Milano-Cremona-Mantova.
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