L'ANALISI
08 Novembre 2018 - 15:03
CREMONA - La nuova ondata di piena è transitata da Cremona giovedì 8 novembre lasciandosi alle spalle alcuni danni. Il Po, intorno alle 17, è entrato nelle canottieri a monte del ponte (Flora e Bissolati) già preparate all'evento. Il colmo, infatti, è passato fra le 18 e le 19 allagando solo alcune pertinenze senza interessare le strutture. Il livello alle 20.20 era ancora in crescita sotto il ponte di ferro, mentre iniziava a calare a Piacenza.
I danni gravi - la cui entità si chiarirà meglio quando l’acqua si ritirerà - riguardano il cedimento della sponda nella zona dell’anfiteatro, fra le Colonie Padane e la Mac, più o meno nella stessa zona dove nel corso dell’ultima alluvione la furia del Po si era presa la pensilina. In quella porzione di riva si è aperta una crepa di oltre venti metri (e le dimensioni stanno aumentando): la frattura dice che un collasso c’è già stato, il timore è che possa crollare. Tutta l’area è stata transennata. Presidio continuo della protezione civile e degli esperti di rischio idrogeologico dell’Aipo. Rimasti a sorvegliare anche dopo il sopralluogo eseguito dal personale dell’Agenzia stessa e dal Comune, con l’assessore Alessia Manfredini e il dirigente Marco Pagliarini sul posto. «L’erosione è evidente — riferisce Manfredini — e non è possibile escludere un crollo importante una volta che si sarà abbassato il livello dell’acqua».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris