L'ANALISI
07 Novembre 2018 - 08:02
CREMONA - C’è chi coltiva l’insalata, chi ha piantato un albero, chi ha tirato su un recinto e chi ha ricavato uno spazio per mettere gli attrezzi. Tutto abusivo. Come il filare di siepi allineate a pochi metri dalla tangenziale, nell’area verde che si apre dietro le villette a schiera allo Zaist, quartiere popolato per lo più da anziani. Gente che ci vive da 33 anni, quando qui hanno costruito le case. «Siamo arrivati nel 1985. E adesso ci fanno togliere tutto perché siamo abusivi, perché dobbiamo garantire lo spazio per il passaggio delle macchine che devono tagliare l’erba. Va bene: poi però verranno loro a tener pulito, visto che lo abbiamo sempre fatto noi in tutti questi anni e quelli del Comune qui non si sono mai visti». Enrico Giavardi, 73 anni, pensionato dell’Aem, è uno dei venticinque residenti che dal Comune ha ricevuto una lettera: undici righe e il messaggio, chiaro, dell’Ufficio Patrimonio: sessanta giorni di tempo per togliere tutto, «accertata l’avvenuta occupazione, senza autorizzazione, dello spazio comunale ad uso pubblico antistante la sua proprietà». Con l’avvertimento: «Qualora non dia corso a quanto richiesto, l’amministrazione comunale provvederà d’ufficio, addebitandole la spesa sostenuta». La raccomandata è firmata dall’avvocato del Comune Lamberto Ghilardi.
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