L'ANALISI
26 Ottobre 2018 - 09:39
CREMONA - Il gestore, Linea Gestioni, si riunirà tra poco (venerdì 26 ottobre); l'amministrazione attende i risultati di Arpa e intanto ha ricevuto le richieste di informazioni e chiarimento da parte dei Comuni limitrofi, ovviamente preoccupati da quella nube nera che trasportata dal vento è passata sopra Cremona per poi muoversi verso est; la Regione si sta mobilitando: c'è inevitabilmente guardia altissima sull'incendio che si è sviluppato giovedì 25 ottobre alla discarica di San Rocco. Due i fronti di massima attenzione: l'ipotesi inquinamento e l'origine del rogo. A livello ambientale, è fin troppo facile immaginare come, essendo bruciate materie plastiche, emissioni inquinanti ci siano state: di quale tipo e di quale intensità lo diranno i rilievi dell'Arpa ma per fortuna il rogo è durato meno di 40 minuti grazie all'intervento tempestivo e determinante dei vigili del fuoco e il vento ha favorito una dispersione rapida. Sulle cause, invece, potrebbe essere decisiva la visione delle immagini registrate dalle telecamere che sorvegliano la piattaforma ecologica: quel che è accaduto giovedì sera potrebbe essere stato immortalato. Stando ai primi accertamenti, comunque, l'ipotesi del dolo sarebbe, se non ancora del tutto esclusa, comunque poco accreditata.
Nel frattempo ARPA ha inoltrato all’Assessorato all’Ambiente la seguente nota: “I tecnici del Centro Regionale della qualità dell’aria hanno monitorato e stanno monitorando i dati delle centraline presenti nella città di Cremona (piazza Cadorna e via Fatebenefratelli), da cui non si rileva nulla di anomalo rispetto all’incendio verificatosi presso la discarica di Cremona nel tardo pomeriggio di ieri 25 ottobre, peraltro risolto in tempi molto brevi. L’andamento è quello aspettato, tipico stagionale e legato agli agenti atmosferici”.
Il consigliere regionale Matteo Piloni (Pd) ha inviato una richiesta all’assessore Cattaneo, affinché Arpa Lombardia metta a disposizione tutta la documentazione relativa agli effetti che l’incendio ha provocato sull’aria e un sollecito al presidente della commissione Ambiente, perché convochi al più presto l’audizione con il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. “Richiesta che, insieme ai colleghi della commissione Ambiente, avevamo già inviato una decina di giorni fa, dopo gli incendi divampati nel milanese” specifica Piloni e conclude ricordando che “nell’ultima seduta il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta ad istituire una Commissione Speciale Rifiuti, ci auguriamo dunque che la Regione Lombardia intervenga al più presto e che si arresti questa inquietante escalation di incendi”.
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