L'ANALISI
25 Ottobre 2018 - 14:38
Il tribunale di Cremona
CREMONA - La sera dell'11 novembre del 2013, Cristian, 43 anni, bidello all'istituto Antonio Stradivari, venne aggredito, senza motivo, da un punkabbestia, in via dell'Annona, mentre rincasava dalla scuola. Finì in ospedale con il naso e la mandibola fracassati da quel pugno sferrato con "una violenza inaudita" da Luigi, suo coetaneo, il corpo tatuato, nazista simpatizzante, qualche precedente. Intervento chirurgico e 32 giorni di prognosi. Un anno e sei mesi di reclusione è la condanna inflitta al punkabbestia, per il quale il pm aveva chiesto un anno. L'imputato dovrà anche risarcire i danni al bidello: il giudice, Francesco Beraglia, ha fissato una provvisionale di 4mila euro, il resto sarà da valutarsi nel separato giudizio civile. Il grave episodio suscitò l'indignazione degli insegnanti e del personale dell'istituto scolastico che cinque anni fa, con una lettera al giornale, espressero solidarietà al bidello e ringraziarono chi allertò la polizia. "Si tratta di un episodio di violenza di gravità inaudita rispetto alla situazione contingente dove si è dato sfogo incontrollato nei confronti di una persona del tutto incolpevole e nemmeno in grado di difendersi", ha detto l'avvocato di parte civile, Luca Curatti, per il quale "non veritiera è la versione di una qualsivoglia aggressione al cane dell'imputato, anche perché il mio cliente è una persona mite, amante degli animali e benvoluta da tutti".
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