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CREMONA

Caso polizze, chiesto il rinvio a giudizio per Romani e sua moglie

L'ex agente delle Generali è accusato di appropriazione indebita aggravata, truffa aggravata e autoriciclaggio: non ho sottratto quei 4 milioni di euro

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

18 Ottobre 2018 - 17:05

CREMONA - Tempo fa si è presentato in procura con l’avvocato. Non per farsi interrogare, ma per depositare una copiosa memoria difensiva, nella quale nega di aver sottratto qualcosa come 4 milioni e 206.895 euro a danno della compagnia assicurativa e dei suoi clienti, 52 in tutto, cremonesi e bresciani, attraverso polizze già scadute o addirittura fantasma. Soprattutto, scagiona sua moglie. ‘Non sapeva niente’. Nei confronti di Franco Romani, 63 anni, l’ex sub-agente delle Generali spa, Agenzia Cremona Venti Settembre, in corso XX Settembre, civico 65, e Agenzia Pontevico, e della moglie, Rossella Marina Biadico, il procuratore, Roberto Pellicano, ha chiesto il rinvio a giudizio. Lui è accusato di appropriazione indebita aggravata, truffa aggravata e autoriciclaggio, lei di riciclaggio.

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