L'ANALISI
17 Ottobre 2018 - 18:43
CREMONA - Convoglio monocarrozza, pendolari stipati, malori, tensione e ritardi. E' stata una giornata nera, quella di mercoledì 17 ottobre, sulla linea ferroviaria Cremona-Brescia.
Sul treno, in partenza da Brescia alle 16.40, hanno iniziato a salire i pendolari. Questo viaggio, di solito, viene effettuato con treni a due carrozze mentre i viaggiatori hanno dovuto tentare di prendere posto sull'unica carrozza disponibile. Il capotreno, secondo il racconto di alcuni pendolari, si è reso conto che a causa del sovraffollamento non era nemmeno possibile chiudere in sicurezza le porte, ragion per cui ha chiesto a qualcuno di scendere, altrimenti il treno non sarebbe partito. Le rassicurazioni che i pendolari potessero trovare posto su un pullman non hanno persuaso i viaggiatori, visto che spesso il mezzo sostitutivo non è stato presente. A quel punto, il capotreno ha chiamato la Polfer che ha nuovamente invitato tutti a scendere. Alcuni lo hanno fatto perché hanno iniziato ad accusare malori a causa della calca. E' stata quindi disposta la partenza del treno (avvenuta alle 17.10), anche se a bordo dell'unica carrozza, comunque molto affollata, qualche passeggero si è nuovamente sentito male. Le persone che sono scese dal convoglio, per fortuna, hanno effettivamente trovato il pullman.
Sulla stessa linea, due giorni prima, il 15 ottobre, un treno era rimasto per quasi un'ora fermo sui binari a causa di un passaggio a livello guasto.
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