L'ANALISI
17 Ottobre 2018 - 08:02
CASTELLEONE - Due treni ‘piantati’ in stazione a Soresina, e attese estenuanti ai passaggi a livello di Castelleone. Se il buongiorno si vede dal mattino, si prospetta una settimana nera sia per i pendolari della Cremona-Treviglio sia per chi deve attraversare in auto, o in moto, o in bici, o con i mezzi di soccorso la linea ferroviaria all’altezza del borgo.
Lunedì 15 ottobre 2018, intorno all’ora di cena, il solito ‘strazio’. Poco prima delle 19.30 le sbarre di via Solferino si abbassano e restano giù un’eternità. Ormai abituati ad attese ben più lunghe dei sei minuti canonici, i conducenti inizialmente neanche prestano attenzione allo scorrere delle lancette. Poi, quando il ritardo inizia a superare il quarto d’ora, i più esasperati iniziano a strombazzare il clacson come non ci fosse un domani.
Quando i fanali del locomotore spuntano dalla penombra, dall’accensione del semaforo (assicurano i testimoni) sono trascorsi non meno di venticinque minuti. L’ufficio stampa di Rfi spiegherà poi, genericamente, che l’origine dei disagi sarebbe da attribuire a un «problema agli impianti di circolazione».
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