L'ANALISI
15 Ottobre 2018 - 07:40
CREMONA - E’ da brividi, a Cremona, l’avvio della stagione della caccia. Venerdì 12 ottobre, nel pomeriggio, una coppia che procedeva lungo l’argine di Gerre è stata lambita dai pallini. E quando i due hanno provato a dire qualcosa, la replica è stata più o meno questa: lì si può sparare perché quell’area non è ad uso pubblico. Anche queste parole sembrano incredibili, ma le cose, a quanto pare, stanno proprio così. Tutto questo in virtù di una sentenza che ha ribaltato l’iniziale pronunciamento favorevole al ricorso presentato a suo tempo dalla polizia provinciale.
Un secondo caso risale ai giorni scorsi e riguarda, scherzi del caso, il tratto di via Brescia in prossimità del tiro a segno. Lì una donna fuori a stendere i panni ha sentito la raffica di pallini contro il tetto di casa.
Intanto, la polizia provinciale continua a indagare su quanto accaduto l’altra domenica al Bosco ex Parmigiano (qualcuno ha sparato troppo vicino alle case e i pallini sono arrivati nel giardino di una abitazione di via Poderetto, proprio mentre la residente stava aspettando il nipotino).
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