L'ANALISI
12 Ottobre 2018 - 10:47
Lorenzo Bottoni in uno dei suoi birrifici
CREMONA - Il mondo italiano della birra artigianale è in lutto: giovedì 11 ottobre è arrivata la notizia della morte all'età di 56 anni di Lorenzo Bottoni, “pioniere” e allo stesso tempo innovatore (con distacco sugli altri) di questo ambiente. Carattere ruvido, talvolta scomodo, senza peli sulla lingua, Bottoni è stato dapprima protagonista dell’avventura del Piccolo Birrificio Apricale, sui colli savonesi, quindi è divenuto l’animatore dell’esperienza di Bad Attitude. Nel birrificio di Stabio in Canton Ticino, a pochi chilometri da Varese, Bottoni creò alcune birre notevoli e tra le altre cose iniziò a confezionare e distribuire in lattina con largo anticipo su tutti coloro che negli ultimi due anni hanno scelto questa strada. Fu quindi inevitabile parlare di lui – tra gli addetti ai lavori – quando Baladin lanciò la sua “Pop” definendola “prima birra italiana in lattina”, definizione giustificata dal fatto che Bad Attitude (che poi Bottoni lasciò prima dei travagli che ne portarono alla chiusura) era un birrificio svizzero. Dopo l'esperienza come birraio, aveva da un po' di tempo aperto una torrefazione di caffè.
Lorenzo era primogenito di Manrico (anch'egli scomparso di recente) e Dolores Bottoni, conosciutissimi a Cremona per aver gestito prima il Bar Galleria dei tempi d'oro in Galleria XXV Aprile e successivamente l'ex Bar Sport di corso Garibaldi (Galleria Kennedy). Proprio al Bar Galleria, con i genitori ed i fratelli Maurizio e Fabrizio, aveva mosso i primi passi dietro un bancone. Il padre Manrico è stato anche per molti anni presidente dell'Abc, l'Accademia Boxe Cremona. Nel 2009 gli era stata conferita la ‘Stella di bronzo’ al merito sportivo del Coni per la sua attività di dirigente di calcio, basket e boxe dal 1962.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris