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SICUREZZA

Sui treni niente agenti, Cremona ancora dimenticata

Nuovi servizi: Fontana indica al Viminale 5 linee da blindare, nessuna interessa la provincia. Pizzetti: ‘Macroscopico errore’. I pendolari: ‘Se capita qualcosa dovranno renderne conto’

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

02 Ottobre 2018 - 21:57

Sui treni niente agenti, Cremona ancora dimenticata

CREMONA - Niente servizi ad hoc da parte degli agenti sui treni che attraversano Cremona e provincia. Niente nuovi servizi per garantire sicurezza in particolare sulla Milano-Cremona-Mantova, una linea che nel corso degli ultimi anni è stata tutt’altro che tranquilla. Basti ricordare la donna accoltellata su un convoglio, in arrivo in stazione, da uno sconosciuto.

Questo il verdetto, amaro, contenuto nel breve elenco di tratte ‘bisognose di interventi’ che nelle scorse ore il presidente della Regione, Attilio Fontana ha segnalato al ministro dell’Interno, Matteo Salvini. I nuovi servizi saranno garantiti sulla Bergamo-Treviglio, sulla Saronno-Albairat, sulla Milano-Monza-Molteno-Lecco, sulla la Milano Porta Genova-Mortara e sulla Milano-Carnate-Lecco.

Fontana, d’accordo con Trenord, le ha segnalate al ministro Salvini perché ritenute più a rischio; quelle per le quali è necessario un maggior presidio delle forze dell’ordine. La polemica è subito divampata. Tra i primi a reagire, il deputato cremonese del Pd Luciano Pizzetti. Da lui poche, inequivocabili parole: «Confido sia una svista. Dopo tanti proclami e invettive sulla condizione di insicurezza e di illegalità sui treni tra Mantova e Milano - spiega il parlamentare dem - occorre essere conseguenti. Siccome i problemi sono veri e se non si affrontano crescerà l’esasperazione, occorre che il servizio di controllo e tutela a bordo treno venga potenziato. Invito perciò la Regione e Trenord a correggere il macroscopico errore».

Poi è stata la volta di Matteo Casoni, storico portavoce del comitato di pendolari cremonesi ‘In Orario’: «Dalla notizia che il servizio di sorveglianza armata, voluto da Regione Lombardia ed avallato dal ministero degli Interni, non vedrà coinvolta nessuna delle linee del nostro territorio, possiamo trarre due conclusioni. Primo: le nostre linee non sono così ‘male’ come altre, per quanto, dalle ultime notizie, anche da noi problemi di questua, passeggeri non paganti, spaccio e molestie non mancano senz’altro. Gli episodi violenti, fortunatamente, non sono così frequenti, ma bisogna proprio attenderli? Secondo: come al solito Regione Lombardia ha due visuali diverse: una verso il Nord della Lombardia, molto ‘benevola, ed una verso il Sud della regione, con i territori martoriati di problemi e carenze alle infrastrutture, dove i bisogni vengono sempre dopo».

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Commenti all'articolo

  • Pamela.maccagnoni

    02 Ottobre 2018 - 23:09

    Questo è il risultato di anni di giunte di sinistra ... che hanno di fatto isolato Cremona dal resto della Lombardia!!! Nel 2019 ci sono le elezioni amministrative ... per una volta proviamo a cambiare rotta ... forse allora saremmo anche più ascoltati dalla Regione! Altrimenti continuiamo così ...poi però non lamentiamoci ... come si suol dire "chi è causa dei suoi mali... pianga se stesso!"

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