L'ANALISI
27 Settembre 2018 - 18:05
E' stato congelato il vecchio progetto di chiusura degli uffici di polizia. Non avrà seguito e, anzi, numerosi reparti come quello della polizia postale saranno potenziati. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, nel corso dell’incontro con il Sindacato autonomo di polizia (Sap) le altre organizzazioni sindacali della polizia di Stato.
"Siamo soddisfatti - ha detto Gianluca Epicoco, segretario provinciale del Sap - perchè la polizia postale di Cremona non chiuderà, ciò che il SAP di Cremona chiede da anni si è realizzato. Oggi più che mai è dimostrato che la vecchia volontà di chiusura non era figlia di un progetto di razionalizzazione, bensì di tagli lineari, improntati al risparmio e non all’efficientamento del sistema sicurezza".
Oggi la polizia di Stato è composta da circa 94.000 unità contro le 106.000 previste dalla legge Madia dell’agosto 2016. "Il percorso di ripianamento - spiega il Sap - è una chiara volontà dell’esecutivo nel rispetto degli impegni assunti nel contratto di governo, per ridare piena stabilità all’apparato e rafforzare la prevenzione e il contrasto alla criminalità. Il vice capo vicario prefetto Luigi Savina ha illustrato le linee generali del piano di riorganizzazione studiato dal dipartimento. Attraverso degli indici il più possibile oggettivi saranno rivisti gli organici delle varie Questure e tutte vedranno tutte un incremento di organico".
Alle questure saranno assegnate circa 6.000 unità in più rispetto alle attuali. Inoltre, sarà rivista l’organizzazione delle questure in un’ottica più moderna e funzionale alle attuali esigenze organizzative.
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