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Sanità e tangenti. Acceleratore Vero: Formigoni rinviato a giudizio

Per la procura, l'ex governatore avrebbe ottenuto utilità per 447mila euro (viaggi, denaro, orologi) in cambio dello sblocco di stanziamenti

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

17 Settembre 2018 - 15:27

Sanità e tangenti. Acceleratore Vero: Formigoni rinviato a giudizio

L'ex governatore lombardo Roberto Formigoni

CREMONA - Rinviato a giudizio l'ex governatore lombardo, Roberto Formigoni, accusato di corruzione nell’ambito del procedimento avviato dalla procura di Milano, e per competenza territoriale spostato a Cremona, sul caso ‘Vero’, l’apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare acquistata dall’ospedale Maggiore quando dg era Simona Mariani, lei già a giudizio immediato.

Rinvio a giudizio anche per l’ex direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Carlo Lucchina, accusato di aver esercitato pressioni per fare acquistare, senza riuscirvi, ‘Vero’ dall’Istituto dei Tumori. L'ex sottosegretario alla presidenza della Regione Paolo Alli è stato assolto.

Per la procura, il ‘Celeste’ avrebbe ottenuto dall’ex consigliere lombardo, Massimo Guarischi (il ‘collettore di mazzette’ già condannato a cinque anni in appello) utilità per 447mila euro (viaggi, denari, orologi) in cambio dello sblocco di stanziamenti. Ciò al fine di garantire un «trattamento preferenziale» alla Hermex Italia dell’imprenditore Giuseppe Lo Presti (ha già patteggiato) nelle gare per la fornitura di apparecchiature mediche in alcuni ospedali. 

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