L'ANALISI
17 Settembre 2018 - 08:05
SORESINA - Quando i carabinieri sono intervenuti, all’ora di cena di sabato 15 settembre, era appena stata picchiata: schiaffoni e poi la testa sbattuta contro il muro a provocarle lesioni medicate in ospedale e giudicate guaribili in cinque giorni. Pestata dal padre, operaio marocchino di 58 anni. Padre ‘padrone’, stando a quanto ricostruito dall’Arma. Presumibilmente poco incline a lasciare che la figlia, 16enne inserita nella comunità locale, assuma atteggiamenti giudicati contrari alla propria tradizione e alla propria cultura, cominciando dall’abbigliamento per continuare con la frequentazione di amicizie esterne alla cerchia dei connazionali. La posizione dello straniero è al vaglio degli inquirenti: ‘maltrattamenti’ e ‘lesioni personali’, le accuse possibili ma per il momento ancora non formalizzate. La ragazza, intanto, è stata affidata a una comunità protetta.
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