L'ANALISI
06 Settembre 2018 - 07:54
MONTICELLI/SAN PIETRO - Sono iniziati gli incontri con le realtà del territorio per presentare il progetto di fusione con incorporazione, che prevede la trasformazione di San Pietro in frazione di Monticelli, ma si alzano già le prime voci di dissenso. Quella dello storico presidente della Pro loco ‘Il Cerro’ Vincenzo Marenghi è molto alta e, sostiene, è la sintesi dei pareri raccolti in paese: «Ho incontrato nei giorni scorsi i sindaci Manuela Sogni e Gimmi Distante, che mi hanno spiegato l’idea. La boccio in pieno, innanzitutto perché Sogni è in scadenza di mandato e non credo sia corretto portare avanti un cambiamento epocale come questo senza averlo presentato agli elettori con il programma elettorale. Poi va detto che con Monticelli non abbiamo e non abbiamo mai avuto, neppure storicamente, alcun legame né territoriale né sociale. A San Pietro ci sentiamo più vicini a Cortemaggiore, a Polignano è maggiore il legame con Caorso. Ma Monticelli non avrebbe proprio senso».
Marenghi teme anche conseguenze pratico-economiche: «La paura è che i fondi che la Regione stanzierebbe per finanziare la fusione verrebbero spesi prevalentemente sul territorio di Monticelli, che di fatto comanderebbe mantenendo il suo consiglio comunale e considerandoci solo frazione marginale».
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