L'ANALISI
01 Settembre 2018 - 08:46
CREMONA - Elaborata dai tecnici del Comune, che hanno eseguito monitoraggio e mappatura coordinati dall’assessore alle Infrastrutture Alessia Manfredini e dal direttore del settore Lavori Pubblici Marco Pagliarini, la ‘lista del rischio’ è già stata inviata al ministero competente: segnala 26 opere da tenere sotto osservazione, ne indica nove in condizioni tali da richiedere azioni urgenti di consolidamento strutturale, fa presente al governo nazionale che servirebbe una messa in sicurezza da sostenere con fondi per quasi 26 milioni di euro e mostra uno scenario dove, fra ponti e cavalcavia, le criticità non mancano. Rimarca anche un altro aspetto, però, quell’elenco: attesta ufficialmente come Cremona - e di riflesso anche la parte circostante di provincia - sia sostanzialmente indifesa sul fronte del rischio idraulico e geologico. Al punto che, non a caso, fra gli interventi ritenuti prioritari vengono inseriti il consolidamento delle sponde del Naviglio Civico lungo via Naviglio (300mila euro il costo calcolato per eseguirlo), il rifacimento della copertura del Cavo Cerca in via Brescia (500mila euro) e la realizzazione di una stazione di sollevamento e di una rete per le acque meteoritiche al sottopasso della tangenziale di via Monviso (400mila euro). E ancora, nel sottoinsieme delle operazioni di media urgenza ma giudicate comunque importanti dall’amministrazione, compaiono la manutenzione straordinaria degli argini del Morbasco nella zona industriale (serve un milione di euro) e la copertura del Cavo Cerca presso via Cavo (50mila euro).
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