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CREMONA. INFRASTRUTTURE

L'elenco del rischio ha tempi stretti. Controlli già partiti

Il Comune provvede alla richiesta del ministero: almeno venti le strutture da monitorare tra ponti, sovrappassi e sottopassi

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

24 Agosto 2018 - 07:57

L'elenco del rischio ha tempi stretti. Controlli già partiti

CREMONA - Meno di una settimana di tempo: entro il 30 agosto, i sindaci dovranno inviare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’elenco dettagliato degli interventi ritenuti necessari per rimuovere eventuali ‘condizioni di pericolo riscontrate nelle tratte infrastrutturali di competenza’, fra l’altro allegando ‘adeguate attestazioni tecniche, indicazioni di priorità e stima indicativa dei costi’. Dovrà farlo anche Gianluca Galimberti, sulla cui scrivania la lettera firmata dal provveditore per le Opere pubbliche, Vittorio Rapisarda Federico, è arrivata mercoledì 22 agosto. E dall’ufficio del primo cittadino di Cremona, la comunicazione è stata immediatamente portata in quelli dell’assessore alle Infrastrutture, Alessia Manfredini, e del dirigente ai Lavori Pubblici, Marco Pagliarini. Adesso sono loro, con i tecnici di riferimento e con la rapidità dovuta all’allerta innescata dal crollo del viadotto Morandi, a dover elaborare la ‘lista del potenziale rischio’. Dando seguito e risposta, a livello locale, agli orientamenti espressi dal governo.

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Commenti all'articolo

  • 1959

    25 Agosto 2018 - 06:16

    Una settimana di tempo. Fanno ridere, le cose fatte in fretta non vanno mai bene, ma del resto, cosa ci si può aspettare da quella accozzaglia di incapaci a Roma.

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  • 1959

    25 Agosto 2018 - 05:56

    Non ti porre queste domande, qui da noi funziona sempre così, prima aspettano che ci scappi il morto poi si risvegliano dal sonno.

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  • spippomv

    24 Agosto 2018 - 08:54

    Ma fatemi capire per bene, se non si fosse verificata la tragedia di Genova quali controlli sarebbero stati richiesti ed effettuati ad oggi con tale urgenza e sollecitudine...??? Ipocrisia allo stato puro. Verifiche ed ispezioni alle infrastrutture dovrebbero avere un monitoraggio costante e non a posteriori dopo un evento nefasto. I vari assessori e tecnici di competenza ad oggi a cosa pensavano....???

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