L'ANALISI
18 Agosto 2018 - 18:44
Membri del comitato
CREMONA - «Abbiamo appreso dalla stampa le motivazioni in base alle quali il sindaco si dice impossibilitato a indire il referendum. Prima tra tutte il fatto che la cancellazione della Strada Sud era contenuta nel suo programma elettorale. Peccato abbia dimenticato di citare la norma che vieta i referendum sulle materie contenute nel programma di mandato di un sindaco che evidentemente sono sfuggite al Comitato Garanti, che ha dichiarato legittimo e ammissibile il quesito referendario relativo al mantenimento della Strada Sud nel Pgt». Inizia così la controffensiva del Comitato referendum Strada Sud riassunta nel comunicato diffuso da Maria Cristina Arata, presidente di quel sodalizio battagliero e molto determinato la cui presa di posizione è arrivata a poche ore dalle esternazioni dell’eurodeputato e coordinatore provinciale di Forza Italia, Massimiliano Salini, che ha bocciato senza appello le scelte viabilistiche dell’amministrazione comunale e criticato pesantemente la giunta, rea, a suo dire, «di un approccio ideologico che ignora i problemi e la voce della gente».
Dopo l’esternazione del sindaco al difensore regionale, l’8 agosto è stata depositata presso la Prefettura di Cremona una nota con relativi allegati con richiesta d’intervento del prefetto a tutela dei diritti e degli interessi dei 3.040 cittadini che hanno sottoscritto il quesito referendario.
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