L'ANALISI
19 Agosto 2018 - 09:39
CASTELLEONE - L’immagine è di quelle che, istintivamente, sdegnano: aiuti alimentari buttati per terra rappresentano uno spreco difficile, anzi impossibile, da tollerare. Soprattutto coi tempi che corrono. La scena è stata notata e immortalata nei giorni scorsi al passaggio a livello di Pradazzo. Nella foto, abbandonati nell’erba si notano distintamente pacchi di pasta, una bottiglia d’olio, confezioni di biscotti e farina. Il valore commerciale è minimo. Anzi, teoricamente nullo, perché si tratta di generi di prima necessità non vendibili in commercio, in quanto distribuiti dall’Unione Europea. Ma al di là di quanto potrebbe costare, che qualcuno scarti ciò che ha ricevuto in dono è comunque fastidioso. E grave è anche il modo scelto per disfarsi dei prodotti evidentemente non graditi, ovvero lasciarli a bordo strada. Ma per quanto lampante appaia l’assurdità del gesto, la vicenda presenta anche risvolti poco chiari. Aiuti di quel genere, infatti, a Castelleone vengono consegnati tramite iniziative come il Banco alimentare che, normalmente, si svolgono in altri periodi dell’anno. E anche ai servizi sociali, sentiti dal sindaco Pietro Fiori, nessuno sembra saperne niente. Altra anomalia, la velocità con la quale i prodotti sono stati rimossi: «Siamo passati due ore dopo averli visti – racconta chi ha scattato la foto – e non c’erano già più». Mistero.
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