L'ANALISI
11 Agosto 2018 - 08:48
CREMONA - Non parla, la capotreno finita nella bufera per il suo annuncio, giudicato razzista, diramato martedì 7 agosto sul regionale ‘2653’ partito da Milano e diretto a Cremona. «I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. E nemmeno agli zingari. Scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i coglioni», il messaggio, lanciato attraverso gli altoparlanti di bordo alle 12.20, che ascoltato da alcuni passeggeri che lo hanno poi segnalato ha innescato polemiche a non finire aprendo contestualmente un caso politico. Non parla ma si è confidata con alcuni colleghi. Stando a quanto emerge dalla testimonianza di altri operatori, avrebbe ammesso di essersi spinta oltre: «Ho sbagliato: so bene che certe cose si possono pensare ma non si devono dire e me ne scuso». Per poi offrire la sua spiegazione. Molto simile ad una giustificazione: «In quel preciso momento, davanti a me c’era un rom che si rifiutava di scendere. Io ho perso la pazienza — avrebbe motivato la sua frase discriminatoria, sempre stando a quanto filtra dal racconto mediato — e ho detto quelle cose senza accorgermi che il microfono fosse acceso».
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