L'ANALISI
10 Agosto 2018 - 18:08
CREMONA - Con due lettere simili, firmate anche dalle compagne e in un caso dal legale di riferimento, due donne che si sono sottoposte a fecondazione eterologa all’estero — e che non risiedono in provincia di Cremona — hanno avanzato al Comune domanda di registrare i figli, che dovrebbero nascere nei prossimi mesi. Di fatto, in vista del parto, una formale istanza per sondare la disponibilità dell’ente a riconoscere la doppia maternità. La risposta del sindaco, Gianluca Galimberti, è stata ‘no’: arrivata dopo un approfondimento tecnico con i referenti dell’ufficio di Stato Civile e con l’avvocatura, fondata su motivazioni giuridiche ma sorretta anche da riflessioni personali, è già stata comunicata ad entrambe le coppie.
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