L'ANALISI
08 Agosto 2018 - 11:24
CREMONA - Trenord, che già l'altro ieri (lunedì 6 agosto 2018) aveva giudicato «grave e inqualificabile» il messaggio a sfondo razzista diffuso dall’altoparlante di bordo sul treno delle 12,20 da Milano per Cremona, ha di fatto concluso l'inchiesta interna avviata immediatamente dopo aver ricevuto da alcuni passeggeri la segnalazione di quell'annuncio choc.
E stando agli accertamenti sin qui svolti, valutata prima la possibilità apparsa subito remota e poi rivelatasi infondata di una manomissione del sistema, sentiti tutti gli operatori che erano sul convoglio, ci sono pochi che a pronunciare la frase discriminatoria - «I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i coglioni» - sia stata una dipendente dell'azienda che gestisce il servizio ferroviario regionale. E che in quel momento era nel pieno delle sue funzioni. Ora, individuata l'autrice, sono al vaglio i provvedimenti: sul piatto ci sono tutti quelli previsti dal regolamento in casi simili, dalla sanzione fino al licenziamento.
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