L'ANALISI
02 Agosto 2018 - 08:09
CREMONA - Ci sono le serrande abbassate dei negozi chiusi: due nuovi addii la scorsa settimana e «altri ancora se ne aggiungeranno a settembre», ha annunciato il presidente di Confcommercio, Vittorio Principe. E quelle rappresentano, più di ogni altra considerazione, l’immagine plastica che restituisce la sofferenza del centro. Strutturale.
Ma a dimostrare, una volta di più, quello che a tutti gli effetti molto somiglia ad un declino progressivo che rischia seriamente di diventare inarrestabile, emerge ora un ulteriore fronte di massima preoccupazione: nei primi sei mesi del 2018, la stessa Confcommercio ha registrato una «significativa» contrazione dei flussi verso il cuore storico cittadino.
Dati aggiornati: complessivamente, da gennaio a fine giugno, gli accessi pedonali al quadrante di pregio di Cremona, vale a dire in quello che è stato e in tutta evidenza non è più il fulcro dello shopping cremonese, sono calati del 7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E la difficoltà del centro di rilanciarsi e di essere attrattivo, o anche solo di rialzarsi sfruttando particolari periodi dell’anno, si specchia pure nei risultati dei saldi estivi: almeno per ora, deludenti.
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