L'ANALISI
30 Luglio 2018 - 09:13
La vetrina del negozio Nara Camicie
CREMONA - E’ un grido di allarme che si ripete. Dopo l’annunciata chiusura di Don Chisciotte e della cartoleria Sogni di Carta da do,menica 29 luglio ha cessato la propria attività anche l’enoteca Da leccarsi i baffi, sempre in corso Garibaldi, corso che rischia — se già non lo è — di diventare un cimitero commerciale. «Non ce la facciamo più, non ha senso continuare — affermano Lino Bertone e la moglie Adele —. Siamo qui da quattro anni, abbiamo trasformato un ex negozio in un ristorante, sobbarcandoci tutte le spese. Ma ora non ce la facciamo più. Il proprietario del locale ci aumenterà l’affitto dagli attuali 1.800 euro a 2.000 euro mensili. La cosa diventa insostenibile».
Non va meglio in altre parti del centro. Sulla vetrina di Nara Camicie campeggia la scritta: ‘Liquidazione totale per cessata attività’. Siamo in via Verdi a due passi dal duomo. La spiegazione è affidata a un cartello scritto a mano in cui si elencano i motivi: affitti troppo alti, concorrenza dei centri commerciali, disagio per l’accesso al centro e l’accanimento burocratico nei confronti dei piccoli imprenditori, «gli unici — si legge — in grado di mantenere un ‘centro commerciale naturale’, l’unico che può valorizzare le caratteristiche architettoniche culturali delle nostre città’». Ma forse anche per questo è troppo tardi... almeno a Cremona.
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