Servizio affidato 'senza il principio di trasparenza'

CREMONA - "Servizio affidato 'senza il principio di trasparenza'". La ‘guerra’ infinita del canile, che vede contrapporsi Comune e Associazione Zoofili Cremonesi, registra una nuova ‘puntata’. E questa volta è favorevole alla onlus che con l’avvento dell’amministrazione Galimberti ha perso la sua competenza sul Rifugio dopo oltre dieci anni di controllo: il Consiglio di Stato, con sentenza emessa il 5 luglio scorso e pubblicata giovedì 26, ha infatti respinto l’appello che l’ente aveva presentato al Consiglio di Stato per chiedere l’annullamento del pronunciamento (del 12 maggio 2017) con cui il Tar di Brescia aveva giudicato legittime le richieste del gruppo. Gruppo che, contestando diversi profili di illegittimità, si opponeva in particolare alla scelta di affidare direttamente il servizio all’Anpana di Calvatone (dal primo ottobre 2016 al 30 settembre 2017 per un importo da convenzione di 105mila euro), rilevando come la distanza tra il centro ‘La cuccia e il nido’ e Cremona fosse superiore ai trenta chilometri previsti dalla legge regionale.

Così il Comune: «La sentenza fa riferimento ad un procedimento già terminato. Attualmente Anpana gestisce il canile rifugio per il Comune di Cremona e i Comuni associati, a seguito di una gara pubblica, la cui legittimità è stata recentemente confermata da una sentenza del Tar».

Totale la soddisfazione degli Zoofili: «Convinti della bontà della nostra azione — è il commento del consiglio direttivo, che auspica si attuino le disposizioni contenute nel dispositivo — vediamo riconosciute le nostre istanze in una sentenza che, al momento, ci appare in assoluto il più importante ed autorevole atto emesso dall’autorità amministrativa dello Stato. Esprimiamo viva soddisfazione per il riconoscimento della correttezza e della fondatezza delle nostre posizioni, assunte e portate avanti per anni e finalizzate, come sempre, alla tutela degli animali».

Cosa accadrà ora?