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CAOS TRASPORTI

Treni, Piloni e Forattini (Pd) scrivono all'assessore Terzi. Lettera del Comune alla Regione

All’indomani dell’odissea vissuta dai pendolari che nella serata di martedì 24 luglio sono tornati a casa con oltre tre ore di ritardo

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

25 Luglio 2018 - 12:09

Treni, Piloni e Forattini (Pd) scrivono all'assessore regionale Terzi

I passeggeri sul treno arrivato a Cremona con oltre tre ore di ritardo

A distanza di pochi giorni dall'interrogazione discussa in commissione Trasporti, proprio sul tema dello stato delle linee ferroviarie cremonesi, i consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Antonella Forattini hanno scritto una lettera all’assessore Claudia Terzi, all’indomani dell’odissea vissuta dai pendolari che nella serata di martedì 24 luglio sono tornati a casa con oltre tre ore di ritardo e che sono stati soccorsi dalla Polizia e dai Vigili del Fuoco, intervenuti sul convoglio rimasto fermo in mezzo ai campi sulla linea Milano-Cremona-Mantova. “Un vero e proprio inferno – raccontano i consiglieri, elencando i numerosi casi che si sono verificati durante la giornata nera -. Un treno fermo per un'ora a Gazzo per un guasto ad un passaggio a livello, un altro in attesa a Codogno per un pullman che non arrivava, un altro soppresso da Milano, un altro instradato da Cremona per Milano via Treviglio, ma l’episodio più grave si è verificato dopo Ponte Adda tra Pizzighettone e Acquanegra, per un problema alla linea aerea, coinvolgendo il treno numero 2661. Quanto accaduto non può essere liquidato come un ulteriore disservizio. C'è qualcosa di più. Trenord non ha più il controllo della situazione. Ed è estate. Cosa succederà quest'autunno?”. Una situazione senza precedenti, dicono i consiglieri che chiedono all’assessore di intervenire immediatamente nei confronti di Trenord e Rfi per conoscere nel dettaglio cosa è accaduto ieri sera e mettere in campo quelle azioni necessarie per evitare ulteriori disagi. Per la cronaca, fanno sapere, anche il treno di questa mattina, il n.2648 da Mantova verso Milano via Codogno, è stato soppresso: “Non bastano i bonus ai pendolari e non bastano le penali nei confronti di Trenord, occorre prendere in mano la situazione con coraggio e determinazione”. Nel frattempo, anche i sindaci dell'asta ferroviaria Cremona-Treviglio hanno inviato una lettera sui tempi di chiusura dei passaggi a livello, indirizzata a Rfi e Trenord, e per conoscenza all’assessore, con la quale si chiede di valutare l'installazione di dispositivi per ridurne i tempi. “Una questione che riguarda anche altri territori, chiediamo pertanto alla Giunta di sollecitare Rfi e Trenord a dare le risposte necessarie e mettere in campo soluzioni concrete” concludono.

Spedita in Regione Lombardia e per conoscenza a Trenord una lettera firmata dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e dall'assessore Manfredini a seguito della situazione verificatasi sulla linea Milano-Cremona-Mantova. La lettera segue una serie di altre lettere e di incontri effettuati dall'Amministrazione comunale con la precedente e l'attuale Giunta regionale. Il 20 giugno scorso l'Ufficio di Gabinetto del sindaco ha chiesto al ministro Danilo Toninelli con e-mail e sollecitazione telefonica un incontro sulle problematiche infrastrutturali della città e del territorio, comprese anche quelle ferroviarie. L'Ufficio non ha ricevuto risposta. Di seguito la lettera inviata alla Regione Lombardia.

LA LETTERA ALLA REGIONE LOMBARDIA

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Commenti all'articolo

  • 3698

    25 Luglio 2018 - 12:32

    Che per i pendolari di questa linea MN. CR. MI. sia un odissea è risaputo ma che i signori consiglieri reginali PD dicano <una situazione senza precedenti > ci vuole un bel coraggio sono anni che questa incresciosa situazione si protrae senza da parte loro di interventi radicali ….(si sono svegliati ora ? )

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