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SONCINO

Caso Fiori, il papà: 'Indagini ferme, presi in giro'

In Turchia assegnato a un altro incarico l'investigatore che seguiva la vicenda

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

21 Luglio 2018 - 08:10

Giallo Fiori, atteso per il 4 luglio l’esito dell’autopsia

SONCINO - Alessandro Fiori, il manager 33enne di Soncino amante dei viaggi, è morto quasi quattro mesi fa ma dall’Italia e tanto meno dalla Turchia non è arrivano risposte. E, se Roma indaga, Istanbul non fa nemmeno quello, anzi sostituisce il capo investigatore assegnato al caso e fa slittare ogni nuova ipotesi a settembre. La rabbia e il dolore del padre Eligio Fiori: «Non ci dicono più nulla da mesi. Perché? Perché non hanno voglia di fare niente, ormai mi sembra chiaro». Ma lui, come la moglie Katia e il fratello Daniele, non si è arreso e prosegue con detective privati e avvocati la ricerca della verità.

Morto ammazzato (così sembra ipotizzare la prima autopsia italiana) ma senza uno straccio di sospettato, movente e arma del delitto. Alessandro non trova giustizia neanche dopo la sua scomparsa. Il borgo non l’ha dimenticato e, come la sua famiglia, vuole risposte. «Il nostro avvocato ci ha fatto sapere che l’investigatore della polizia che seguiva il caso è stato assegnato a un altro incarico, quindi prima della fine delle vacanze novità non ce ne saranno – racconta il padre –. ma ormai non mi aspetto niente, sembra una presa in giro». Come minimo, pensano tanti a Soncino e non solo. Sarebbe sbagliato escludere a priori che dietro a tutti questi intoppi, dietro a un’indagine mai davvero partita, non ci sia qualcosa di più. Che l’omicidio di un cittadino europeo nella Turchia che chiede da anni di entrare nell’Eurozona possa ledere l’immagine del Paese sul Bosforo è una certezza ma, di più, non si sa. Anche in Italia, comunque, tutto tace. «Dell’autopsia? Delle indagini? Macché, non so niente. Zero. Nemmeno chi sia il magistrato incaricato. Capisco che non abbiano l’obbligo di informare me ma gli inquirenti, però...», conclude amareggiato Fiori padre.

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