L'ANALISI
20 Luglio 2018 - 18:43
CREMONA - L’appartamento, la Fiat 500, settemila euro in contanti, un bel po’ di gioielli. E quattro Rolex, ma quelli risulteranno falsi. Li ha sequestrati la Guardia di finanza a Franco Romani, 63 anni, dal marzo del 1999 l’insospettabile sub agente delle Generali Spa, Agenzia Cremona Venti Settembre, in corso XX Settembre, civico 65, e Agenzia Pontevico, un ampio portafoglio clienti, soprattutto della bassa bresciana. Fino a dicembre del 2017, stipulando false polizze assicurative e di investimento, Romani si sarebbe intascato qualcosa come 4milioni 206.895 euro ai danni della compagnia assicurativa e dei clienti truffati: 52 in tutto, ad oggi. Parte del denaro, Romani lo avrebbe reinvestito in prodotti finanziari accesi presso la Amundi SGR spa, il più grande asset manager in Europa per patrimonio gestito e tra i primi dieci a livello globale. Con il fine di occultare l’origine illecita del denaro. Appropriazione indebita aggravata, truffa aggravata e autoriciclaggio sono le ipotesi d’accusa che il sostituto procuratore, Lorenzo Puccetti, contesta a Romani nell’inchiesta che vede anche indagata per riciclaggio, Rossella Marina Biadico, moglie dell’ex sub-agente. E’ il capitolo «conti correnti», circa una trentina in tutto. Alcuni cointestati con il marito e sui quali passava il denaro.
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