Il corso si spegne, addio ad altre due 'luci'

CREMONA - Non ha fine la moria commerciale di corso Garibaldi. La promessa dell’amministrazione dell’imminente realizzazione della pavimentazione di pregio per l’importante arteria commerciale non frena l’emorragia di chiusure. E così a malincuore Roberta Ferrari di Dewi lascia dopo quindici anni e si trasferisce in via Mercatello. Entro agosto si spegnerà la vetrina di Sogni di Carta, la cartoleria gestita da Franca Elda Segalini che in questi anni di ‘rigenerazione urbana’ ha dato non pochi contributi all’animazione del corso. Due altre vetrine saranno spente nel corso Garibaldi, le motivazioni personali e professionali, ma in sottofondo c’è da un lato la difficoltà nel sostenere affitti alti e un passaggio ridotto al lumicino che fa della seconda via commerciale della città un luogo in cui le vetrine vuote non si contano più. Neppure l’annuncio della realizzazione della pavimentazione di pregio per l’area pedonale non è più da stimolo. E sembra lontano decenni l’esperienza estiva delle onde blu che fece discutere, ma pur sempre accese i riflettori sul corso e sembrò aprire la prospettiva di un ripensamento della zona, l’anno dopo vennero gli arcipelaghi e lì ci si è arenati.