L'ANALISI
06 Luglio 2018 - 07:50
Una ballerina di lap dance in foto d'archivio
CASTELVETRO PIACENTINO - «Ero innamorato di lei e parlavamo di matrimonio, tanto che ero già stato da un padre ortodosso per definirlo. Poi è sparita». In tribunale a Piacenza è stata ascoltata la testimonianza dello studente universitario 34enne raggirato da una ballerina di lap dance, conosciuta in un locale della zona e frequentata al di fuori degli orari del night: la donna, la 28enne rumena A. S. che non ha più la residenza in paese ma è tornata a vivere in Romania, deve rispondere di circonvenzione d’incapace perché avrebbe scucito al piacentino circa 96mila euro dal 2012 al 2016, anni in cui si è svolta la frequentazione. Il processo, iniziato pochi mesi fa, nei giorni scorsi è entrato nel vivo proprio con la testimonianza della presunta vittima: ha spiegato di essersi subito innamorato della giovane, non solo per l’avvenenza fisica e per i suoi spettacoli di lap dance. L’ha conosciuta al di fuori dei locali e ha iniziato ad aiutarla dandole denaro per pagare viaggi in patria, affitto di casa, bollette, due auto e infine i primi lavori di costruzione per una casa dove i due sarebbero dovuti andare a vivere. Difeso dall’avvocato Gianmarco Lupi, il 34enne ha aggiunto che ogni spesa per A. è stata appuntata su un quaderno.
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