L'ANALISI
02 Luglio 2018 - 08:07
CREMONA - Specializzata in demolizioni speciali e bonifiche ambientali, è la Armofer di Siziano (Pavia) la ditta cui Tamoil ha affidato l’abbattimento di tutti gli impianti dell’ex raffineria. Non solo: proprio nell’ambito dell’accordo sottoscritto per il decommissioning, utilizzando una sorta di appalto particolare sfruttabile tra privati, il colosso della raffinazione che a Cremona ha mantenuto solo un deposito ha concesso temporaneamente all’impresa pavese tutta l’area teatro dell’intervento. Giuridicamente, si tratta a tutti gli effetti di un atto di vendita che, seppure finalizzato alla sola rimozione delle strutture e limitato temporalmente al periodo necessario per eseguirla, pone in capo alla srl anche la responsabilità della sicurezza e di tutte le procedure amministrative oltre che delle pratiche edilizie. Sarà dunque con Armofer, che ha come missione quella di ‘svuotare’ l’ormai ex industria di piazzale Caduti sul Lavoro sino al suolo — non farà scavi — e che si terrà poi tutto il materiale per rivenderlo, che dovranno rapportarsi il Comune e tutti gli altri enti interessati all’operazione.
La notizia della vendita ai professionisti del decommissioning è stata data dalla stessa Tamoil, nello specifico dal manager Enrico Gilberti, che era affiancato dall’avvocato Alquati, nel corso dell’incontro che si è tenuto in settimana nell’ufficio del dirigente Marco Pagliarini. Con il responsabile dei Lavori Pubblici del Comune, al tavolo c’erano tutti i referenti del gruppo tecnico che segue una partita sempre delicata: Marco Masserdotti (Edilizia), Cinzia Vuoto e Mara Pesaro (Ambiente), Pierluigi Sforza (Polizia Locale).
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