L'ANALISI
10 Giugno 2018 - 08:44
CREMONA - Volano sul cimitero dalla sera dello scorso 2 maggio, i falchi ‘anti-piccione’. E se l’obiettivo della loro presenza era contenere il numero dei volatili, provando così ad opporsi anche al degrado che provocano con guano e sporcizia a dispetto di reti e protezioni, lo si sta raggiungendo: dopo un mese di ‘bird control’, trascorso al ritmo di una, massimo due uscite alla settimana, con un minimo di quattro e un massimo di sette rapaci in azione, la colonia che da anni stazionava fra le tombe appare ridotta di 300, anche 350 unità.
Si tratta ovviamente di una stima ma è piuttosto attendibile. Il sistema cui l’amministrazione è ricorsa, voluto dall’assessore Rosita Viola e organizzato dal dirigente Marco Pagliarini, che hanno affidato un’impresa risultata sempre impossibile in passato a Paolo Caprioglio e Daniele Cominetti, specialisti dell’associazione ‘Il mondo nelle ali’ di Gassino Torinese, sta funzionando.
Fra l'altro i falconieri hanno degli alleati imprevisti: i gabbiani che si muovono fra i cipressi e che stanno diventando anch’essi nemici dei piccioni. Antagonisti in un ambiente sempre più ostile. Specie contro specie.
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