L'ANALISI
31 Maggio 2018 - 09:57
CREMONA - Morbosa gelosia, morbosa percezione che l’uomo ha del rapporto con la persona offesa. E’ ciò che traspira alle righe dell’ordinanza di misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona Pierpaolo Belluzzi nei confronti di un 40enne, disoccupato cremonese, dopo aver pienamente concordato con le risultanze d’indagine raccolte dai carabinieri della Compagnia di Cremona e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Lisa Saccaro, consistenti nell’individuare l'autore degli atti persecutori. Numerose e reiterate condotte persecutorie commesse tra il mese di febbraio ed il mese di aprile, nei confronti dell’ex coniuge una 32enne di Cremona, in particolare molestandola telefonicamente, numerosissime volte al giorno, chiedendo ossessivamente a lei e ai tre figli minorenni, informazioni circa la sua vita privata, circa eventuali sue relazioni sentimentali, molestandola sessualmente, minacciandola con frasi ingiuriose ed epiteti offensivi e volgari e perseguendola con continui appostamenti, in modo da ingenerare nella stessa un fondato timore per la propria incolumità, oltre ad uno stato di ansia e paura, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. Ad aprile la donna sporgeva una denuncia, dalla quale emergevano ulteriori episodi di maltrattamenti in famiglia. Accertata la pericolosità del 40enne, è risultata idonea l’applicazione della misura cautelare in carcere, per cui nei giorni scorsi, dai militari della Compagnia di Cremona è stato rintracciato in città e tratto in arresto, associato presso la Casa Circondariale di Cremona.
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