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CREMONA. IL CASO

‘Quei diamanti pagati il doppio’. Trenta cremonesi rischiano la beffa

Esplode la vicenda dei preziosi acquistati per investimento, tramite le banche, presso due aziende specializzate

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

24 Maggio 2018 - 08:34

‘Quei diamanti pagati il doppio’. Trenta cremonesi rischiano la beffa

CREMONA - In trenta si sono rivolti alla sede cremonese dell’Unione nazionale consumatori (Unc) nel corso delle ultime settimane. Molti di più (si parla di almeno un centinaio di persone residenti tra il Comune capoluogo e vari centri della provincia) indugiano e aspettano che tutto finisca, con le antenne ben alzate perché la beffa potrebbe essere dietro l’angolo se non si compiono le mosse giuste.

Una primavera amara per i cremonesi che hanno deciso di investire in diamanti i propri risparmi, quasi sempre il Tfr ritirato dopo una vita di lavoro. Il tutto tramite l’acquisto dei preziosi presso due aziende del settore e con l’intermediazione di un pugno di banche. Il cuore della vicenda sta in poche parole: il valore reale dei preziosi sarebbe ben più basso, forse addirittura la metà, rispetto al prezzo.

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